5 Ottobre 2022 733 parole, 3 lettura minima

Mercato biologico: l’Europa ha due velocità [Ricerche di mercato].

Di Pierre-Nicolas Schwab Dottorato di ricerca in marketing, direttore di IntoTheMinds
Il mercato del biologico sta subendo un profondo cambiamento. Dopo la rapida crescita durante il Covid, alcuni mercati hanno registrato una leggera contrazione nel 2021. Tuttavia, non tutti i paesi europei sono sulla stessa barca. Forte crescita è stata registrata […]

Il mercato del biologico sta subendo un profondo cambiamento. Dopo la rapida crescita durante il Covid, alcuni mercati hanno registrato una leggera contrazione nel 2021. Tuttavia, non tutti i paesi europei sono sulla stessa barca. Forte crescita è stata registrata in Germania (+5,9%), Austria (+15,2%) e Spagna (+8,9%). Scopri in questo articolo le dinamiche a 2 velocità del mercato biologico in Europa.

7 statistiche sul mercato biologico in Europa

  • L’Austria ha la più alta crescita organica del mercato nel 2021: +15,2
  • I danesi sono quelli che spendono di più in prodotti biologici: 422€/persona nel 2020
  • Gli inglesi spendono meno in prodotti biologici: solo 50€/persona nel 2021
  • I mercati biologici francese, svedese e finlandese hanno perso ciascuno lo 0,5% nel 2021
  • In termini assoluti, la Finlandia è il mercato europeo più piccolo: 410 milioni di euro
  • La Germania è il più grande mercato biologico in valore assoluto: 15,87 miliardi di euro
  • Il 72% degli spagnoli e l’88% degli italiani ha acquistato un prodotto biologico nel 2020

Panoramica del mercato biologico in Europa

I dati per il 2021 mostrano differenze significative tra i paesi europei. Il mercato biologico appare frammentato. C’è una dinamica a due velocità con alcuni paesi in prima linea (Danimarca, Svezia, Austria, Germania, Francia) e altri in ritardo.

Il classico divario nord/sud non si applica più qui poiché anche Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi e Belgio sono in ritardo. La spesa pro capite non supera gli 80€/anno, mentre i francesi spendono quasi 190€/anno ei danesi 422€ (record europeo).

Avviare un’impresa biologica richiede una riflessione sul mercato di riferimento e la comprensione delle sue specificità.

Organic market in Europe in 2021 : market size and annual spend per consumer and per country

 

 


Perché il mercato del biologico è così eterogeneo in Europa?

L’eterogeneità del mercato del biologico in Europa è senza dubbio il risultato di differenze di potere d’acquisto. Ma non solo.

Potere d’acquisto

La prima ragione delle differenze nell’acquisto di prodotti biologici è, ovviamente, il potere d’acquisto. Può sembrare ovvio, ma con l’aumento del potere d’acquisto, aumenta anche la capacità di una famiglia di investire in cibo di qualità. Per rendersene conto, si deve osservare il grafico “Spesa annuale per prodotti biologici pro capite”. In testa alla classifica sono i paesi con le famiglie più ricche (indice AIC, si veda anche il paragrafo “dati di mercato”).

L’indice AIC aiuta a spiegare perché i danesi (al 2° posto) spendono di più in prodotti biologici rispetto agli spagnoli (al 15° posto). Ma questo non basta a spiegare perché finlandesi, olandesi o belgi spendono così poco in prodotti biologici (meno di 80€, come italiani e spagnoli) mentre sono in testa alla classifica per potere d’acquisto. Per spiegare queste anomalie, dobbiamo rivolgerci all’analisi dei mercati nazionali.

Diverse condizioni di mercato biologico

Ogni mercato ha le sue specificità che aiutano a spiegare perché la spesa per i prodotti biologici varia così tanto da un paese all’altro.

Cominciamo con la Finlandia. È al 7° posto in Europa per potere d’acquisto, eppure la spesa pro capite per prodotti biologici ammonta a soli 73€/anno (dietro l’Italia). La spiegazione? Da un lato, la produzione biologica locale è ridotta a causa del clima. I finlandesi invece sono molto concentrati sui prodotti vegani e vegetali, a scapito dei prodotti biologici.

Per la Svezia, possiamo fornire le stesse ragioni climatiche. L’agricoltura biologica è meno supportata lì e per la maggior parte devono importare prodotti. Inoltre, le abitudini di consumo privilegiano i prodotti locali e quelli in corto circuito. Il trade-off è, quindi, sfavorevole ai prodotti biologici.

In Germania, la forza del mercato biologico è storica. I tedeschi sono stati i primi in Europa a promuovere i prodotti biologici. Oggi i prodotti biologici consentono ai rivenditori di differenziarsi dai discount (Aldi, Lidl), che rappresentano il 40% dei volumi e il 60% del valore.

In Spagna i consumi non sono decollati perché il rivenditore numero uno (Mercadona, 30% di quota di mercato) non propone prodotti biologici.

 


Conclusione

Questa rapida analisi del mercato biologico in Europa mostra differenze molto significative tra i paesi. Se qualche spiegazione si trova nelle differenze di potere d’acquisto, anche le specificità del mercato sono un fattore importante. Ciò dimostra che una ricerca di mercato approfondita è necessaria per comprendere le dinamiche di un mercato ed evitare insidie.

Dati del mercato


Paese Dimensione del mercato 2021 (Miliardi di euro) Crescita del mercato Consume pro capito (in €) Graduatoria in termini di potere d’acquisto (fonte: Eurostat)
Danimarca 2,46 miliardi di euro +5,5% 422 € 2
Austria 2,37 miliardi di euro +15,2% 266 € 4
Svezia 2,69 miliardi di euro -0,5% 259 € 6
Germania 15,87 miliardi di euro +5,9% 191 € 3
Francia 13,27 miliardi di euro -0,5% 187 € 9
Paesi Bassi 1,60 miliardi di euro +5,5% 78 € 3
Belgio 0,98 miliardi di euro +4,6% 77 € 5
Italia 4,57 miliardi di euro +4,9% 77 € 10
Finlandia 0,41 miliardi di euro -0,5% 73 € 7
Spagna 2,75 miliardi di euro +8,9% 53 € 15

 



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