27 Ottobre 2021 682 parole, 3 lettura minima Ultimo aggiornamento : 15 Marzo 2022

Focus group online: 5 insidie da evitare

Di Pierre-Nicolas Schwab Dottorato di ricerca in marketing, direttore di IntoTheMinds
Condurre focus group a distanza non è mai stato così facile come dall’emergenza Covid. Tutti ormai sono abituati all’uso di software di videoconferenza. Tuttavia, ci sono molte insidie. Dalla pandemia di Covid, abbiamo realizzato focus group online con non meno […]

Condurre focus group a distanza non è mai stato così facile come dall’emergenza Covid. Tutti ormai sono abituati all’uso di software di videoconferenza. Tuttavia, ci sono molte insidie. Dalla pandemia di Covid, abbiamo realizzato focus group online con non meno di 500 persone e ci siamo confrontati con 5 problemi ricorrenti che dettagliamo in questo articolo.

Focus group ONLINE: il giusto numero di partecipanti

Se si decide di organizzare un focus group online, si dovranno reclutare partecipanti. Il confronto con un classico focus group (faccia a faccia) finisce qui. La modalità online pone diverse difficoltà:

  • l’attenzione è più difficile da mantenere online che di persona
  • interazioni più complicate tra i partecipanti

Sulla base di diverse decine di focus group realizzati durante il 2020 e il 2021, consigliamo di invitare non più di 6 persone e limitare la discussione a 2 ore. Queste sono le condizioni in cui abbiamo ottenuto i migliori risultati.

Consiglio: non invitare più di 6 partecipanti a un focus group online



Durata del focus group e livello di attenzione

In modalità online, un focus group non ha gli stessi vincoli del faccia a faccia. Abbiamo notato che era più difficile mantenere l’attenzione dei partecipanti in un focus group online.

Abbiamo ottenuto buoni risultati alternando presentazioni individuali a periodi di discussione più brevi. Abbiamo scoperto che 2 ore erano l’ideale.

Consiglio: prepara un programma per il tuo focus group online e includi 2 o 3 esercizi di gruppo attorno a un documento (file Excel, mappa mentale) che compilerai insieme. Limita il tuo focus group online a un massimo di 2 ore


La qualità della trasmissione

La qualità della trasmissione è un punto essenziale che può rovinare il focus group. Si consiglia quindi di fare alcune prove in anticipo e di inviare istruzioni chiare ai partecipanti.

Nonostante tutte le precauzioni che si possono prendere, non si è immuni da problemi di connessione con i partecipanti al focus group. La nostra esperienza mostra che i problemi si verificano in media con 1 o 2 partecipanti su 10.

Consiglio: preparare una scheda tecnica in pdf e inviarla ai partecipanti prima del focus group. In questo modo ridurrai al minimo il verificarsi di problemi.


La qualità della registrazione

Tutte le piattaforme (Zoom, Teams, …) ora propongono di registrare riunioni online. Questo può, ovviamente, essere applicato ai gruppi di discussione online.

Tuttavia, è fondamentale sapere in anticipo cosa si intende fare con le registrazioni. Se si vuole modificare le registrazioni e presentare i risultati al cliente, la qualità deve essere perfetta. In questo caso le soluzioni tradizionali non daranno soddisfazione perché la risoluzione massima è quella consentita dalla banda passante. Per la migliore qualità di registrazione, ci si può rivolgere a Zencastr o Riverside.

Consiglio: se si vogliono riutilizzare le registrazioni del proprio focus group online, si scelga in seguito una soluzione di videoconferenza che permetta la registrazione locale (Zencastr, Riverside)



Pregiudizi di reclutamento

La strategia di campionamento è un aspetto essenziale della realizzazione di un focus group. Quando il focus group viene realizzato utilizzando una postazione remota, si aggiunge un ulteriore pregiudizio: la tecnologia.

L’accesso al focus group online richiede un dispositivo connesso a Internet e dotato di webcam. Alcuni gruppi socio-demografici sono meno rappresentati tra i possessori di smartphone, tablet o computer. Inoltre, ci sono ancora “zone bianche” in alcune regioni che possono essere problematiche quando gli intervistati si trovano in esse.

Ad esempio, abbiamo realizzato un progetto legato al digital divide amplificato dalla crisi del Covid. Per tale argomento, i focus group online rappresentano un bias metodologico che impedisce completamente il raggiungimento degli obiettivi di ricerca.

Consiglio: prima di scegliere di realizzare un focus group a distanza, ci si interroghi sui bias che questo potrebbe comportare in termini di rappresentatività dei partecipanti.


Conclusione

Nonostante la tecnica sia stata ormai democratizzata e la pratica della videoconferenza sia diffusa in tutti i settori della popolazione, non vanno ignorate le varie insidie dei focus group online.

In alcuni casi, i focus group non sono sempre l’opzione migliore, soprattutto a distanza. Se il progetto è esplorativo, meglio optare per colloqui individuali. Questi sono più facili da organizzare e consentono una maggiore flessibilità. Se siete principianti, esercitatevi prima con le conversazioni individuali.



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