20 Maggio 2022 704 parole, 3 lettura minima

SiPearl sviluppa il microprocessore per il supercomputer europeo

Di Pierre-Nicolas Schwab Dottorato di ricerca in marketing, direttore di IntoTheMinds
 Philippe Notton è il felice proprietario di SiPearl, una start-up molto importante nell’ecosistema digitale europeo. SiPearl, infatti, sta sviluppando il microprocessore per il futuro supercomputer europeo. La posta in gioco è colossale, sia dal punto di vista scientifico che […]

Philippe Notton è il felice proprietario di SiPearl, una start-up molto importante nell’ecosistema digitale europeo. SiPearl, infatti, sta sviluppando il microprocessore per il futuro supercomputer europeo. La posta in gioco è colossale, sia dal punto di vista scientifico che strategico.

La complessità del progetto (nuovo processore, incisione a 6 nm) e la diversità dei siti web di ricerca e sviluppo sono criteri che favoriscono SiPearl. Attirare i migliori ingegneri richiede sia condizioni di lavoro interessanti che un progetto entusiasmante come quello proposto da SiPearl.

Un’idea di marketing da ricordare

Un mercato può essere creato ex-nihilo dalla semplice volontà del potere sovranazionale che stanzia un budget. La Commissione Europea ha indetto una gara d’appalto per la realizzazione di un supercomputer. Il budget stanziato ha consentito a una nuova generazione di imprenditori di emergere in Europa.

Sommario

Capitolo 1: SiPearl in 1 cifra

17,5 milioni di euro.

Tale importo corrisponde al premio della start-up per la partecipazione a un concorso di innovazione specializzato in aziende europee Deep Tech.

Capitolo 2: la genesi dell’idea imprenditoriale

La genesi dell’idea imprenditoriale è stata un lungo processo. La convergenza della passione di Philippe per i microprocessori, un bando di gara della Commissione Europea e il suo viaggio personale hanno portato alla creazione di SiPearl.

Capitolo 3: la conferma dell’idea imprenditoriale

Ovviamente la necessità di informatica è in continua crescita e la richiesta di microprocessori sempre più potenti è una tendenza fondamentale. Resta però il dubbio se una start-up europea sarà in grado di competere con i colossi americani e asiatici.

Il bando indetto dall’Europa, sostenuto da un grosso budget, crea un mercato locale di fatto e conferma l’idea imprenditoriale. Come Philippe lo riassume bene: è stato un “no brainer”.

I microprocessori catturano oltre il 50% del mercato dei semiconduttori, per un valore di oltre 200 miliardi di dollari all’anno.

Capitolo 4: inizio

La start-up si è concretizzata nell’ambito della gara europea. SiPearl è stata fondata nel 2019 e un anno dopo ha assunto i suoi primi dipendenti.
Oggi la start-up conta 75 dipendenti e intende raddoppiare la propria forza lavoro.

Perché un supercomputer europeo è essenziale?

La domanda di supercomputer sta esplodendo (ricerca scientifica, vaccini, ecc.). L’Europa consuma il 30% della potenza di calcolo mondiale ma fornisce solo il 5%. C’è, quindi, un deficit e il rischio di bloccare la ricerca europea se si blocca l’accesso ai supercomputer stranieri. La concorrenza non è più limitata agli Stati poiché alcune aziende investono in supercomputer “privati”.

Capitolo 5: decollo

SiPearl è attualmente nel bel mezzo della sua fase di decollo. La forza lavoro è cresciuta notevolmente negli ultimi 12 mesi. Il numero dei dipendenti dovrebbe quadruplicare tra marzo 2021 e marzo 2022,

La sfida attuale per la start-up è quella di reclutare i migliori profili in un mercato con scarsità di risorse umane. SiPearl ha la fortuna di poter offrire diversi argomenti convincenti ai candidati:

  • L’implementazione di 4 siti Web di ricerca e sviluppo in Francia, Germania e Spagna offre a tutti la possibilità di scegliere il luogo di lavoro più adatto a loro
  • La sfida tecnologica associata allo sviluppo di un microprocessore a 6 nm
  • L’opportunità di partecipare a un progetto strategico per la sovranità digitale dell’Europa

Capitolo 6: il futuro

SiPearl vuole portare sul mercato il suo microprocessore in un anno, con le prime implementazioni in due anni.
La start-up spera anche di sviluppare la prossima generazione di microprocessori in 3 anni e di diventare alla fine il riferimento per i componenti digitali complessi in Europa.

In termini di organico, Philippe punta a 1.000 persone entro il 2025, di cui l’80-85% saranno ingegneri.

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Illustration images: Shutterstock

 



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