In conseguenza alla crisi del Covid, i consumatori hanno optato per lo più per i pagamenti elettronici rispetto ai contanti. In particolar modo, il pagamento senza contatto, contactless, ne ha beneficiato tantissimo, alimentato dalla paura del virus. Oltre ai pagamenti con carta, nei prossimi anni verranno introdotti metodi di pagamento completamente nuovi che rivoluzioneranno il nostro modo di pagare i nostri acquisti. Alcuni di questi metodi non sono fantascienza. Sono già utilizzati da diversi anni (riconoscimento facciale, l’iride dell’occhio), altri sono in fase di sperimentazione (palmo della mano), o sono in fase di prototipo (chip sottocutaneo).
Prima o poi, i consumatori diranno addio al mezzo fisico di pagamento (carta di credito, smartphone). Il nostro corpo diventerà il nostro mezzo di pagamento, e questo solleva domande interessanti sulla protezione dei dati personali.
Statistiche sui pagamenti contactless
- Il 38% dei francesi ha utilizzato il pagamento senza contatto nel 2020 (28% nel 2019, 18% nel 2018)
- Il 49% dei francesi afferma di voler utilizzare il pagamento mobile senza contatto in futuro
- Il 55% dei francesi ha fiducia nel pagamento mobile senza contatto
Riassunto
- Analisi: il futuro del pagamento è biometrico
- Soluzione 1: il palmo della mano
- Soluzione 2: il riconoscimento facciale
- Soluzione 3: l’iride dell’occhio
- Soluzione 4: ologramma
- Soluzione 5: orologio collegato
- Soluzione 6: chip sottocutaneo
Analisi: il futuro del pagamento è biometrico
Il pagamento senza contatto diventerà la norma. La crisi del Covid-19 ha cambiato rapidamente il metodo di pagamento, di fatti è difficile immaginare un futuro in cui il contante sia ancora onnipresente. Senza dubbio, si tratta di una grande notizia per la lotta contro l’economia sommersa.
Ma cosa prevede questo futuro? Sicuramente le carte di credito fisiche saranno una cosa del passato. Nonostante siano stati fatti molti progressi nella sicurezza, le carte fisiche hanno ancora dei punti deboli se ti rubano la carta e il suo codice.
L’identificazione biometrica è il futuro dei pagamenti. Innanzitutto, permette di fare a meno di un elemento fisico per pagare (carta, contanti) e, inoltre, è eccezionalmente sicura. Nessuno può rubare la tua faccia, il tuo palmo o la tua iride. Combinato con una seconda autenticazione (come un codice segreto composto su una tastiera olografica), il pagamento biometrico presenta solo vantaggi.
Rimane aperta la questione su quale parte del nostro corpo vincerà la corsa al pagamento biometrico.
La tabella che vi presentiamo a continuazione fornisce un’analisi dei pro e contro di ogni metodo.
In questa corsa tecnologica, crediamo che il futuro si baserà principalmente sul riconoscimento facciale. Questa tecnologia è già ampiamente utilizzata in molte applicazioni quotidiane. I consumatori non sono più spaventati dal metodo, anzi lo hanno accettato. Inoltre, è adatto a vari usi (sia interni che esterni) ed è ampiamente utilizzato in Cina.
Vediamo le 3 fasi dell’evoluzione dei sistemi di pagamento senza contatto:
- Dominio delle carte di pagamento senza contatto per i pagamenti fino ad una certa soglia.
- Diffusione di metodi di pagamento alternativi basati sull’autenticazione biometrica entro il 2024.
- Il riconoscimento facciale come metodo di pagamento diventerà sempre più popolare a partire dal 2025.
Tuttavia, in questo piano si potrebbe verificare un incidente di percorso: una nuova epidemia che richiederà l’uso di una mascherina. In questo caso, il grande vincitore potrebbe essere l’impronta del palmo della mano.
Soluzione | Usato dal | Vantaggi | Svantaggi |
Impronta del palmo della mano | 2021 |
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Riconoscimento facciale | 2017 |
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Iride dell’occhio | 2001 |
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ologramma | n/a |
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smartwatch | 2015 |
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chip NFC sottocutaneo |
2018 |
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Pagamento con il palmo della mano
Forse Amazon è l’azienda più innovative nell’ambito della vendita al dettaglio. Conosciamo tutti Amazon Go, il suo laboratorio di innovazione che sta testando il pagamento con l’impronta digitale da settembre 2020. I risultati sono stati conclusivi, dato che la soluzione viene impiegata da aprile 2021 in 13 negozi di Amazon: Four Stars, Amazon Books, Whole Foods Market, ecc.
Pagamento con il viso (riconoscimento facciale)
In Cina, sin dal 2017, pagare con la faccia è diventato realtà. Alcuni supermercati dispongono di una tecnologia che permette ai consumatori di scannerizzare il loro volto e collegare la loro faccia a un’applicazione di pagamento (AliPay e WeChat Pay sono le più utilizzate in Cina). Il tuo volto, quindi, è un’estensione del tuo portafoglio elettronico e diventa un mezzo di autenticazione del pagamento attraverso 80 “nodi”. I punti nodali sono punti di riferimento del tuo viso (per esempio, la distanza tra i tuoi occhi) che non cambiano nel tempo.
Praticamente, posizioni il prodotto (o i prodotti) su una scatola appositamente attrezzata. I prodotti vengono identificati, il vostro viso viene “letto” e un gesto del pollice vi permette di confermare il pagamento.
Il pagamento con riconoscimento facciale è stato reso possibile in Cina grazie all’alta penetrazione dell’uso del cellulare. Grazie ai suoi 500 milioni di utenti, WeChat non solo è una “super app”, ma è anche un laboratorio a grandezza naturale che testa e conferma le innovazioni. La sua ubiquità rende possibile lo sviluppo di nuove funzionalità su larga scala. I problemi di economia di scala di cui soffriamo in Europa (“avrò abbastanza utenti per rendere redditizi i miei costi di R&S?”) non si applicano grazie a WeChat.
La fiducia dei cinesi nella tecnologia, e l’assenza di una regolamentazione accurata sui dati personali, gli hanno permesso di andare molto lontano. Già nel 2017, la catena di fast-food KFC collaborò con Baidu per proporre schermi che riconoscono il viso delle persone e registrano le loro preferenze culinarie.
Iride dell’occhio
Sorprendentemente, pagare con l’occhio non è niente di nuovo. Già nel 2016, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) implementò un sistema per permettere ai rifugiati siriani di spendere i 50 dollari di indennità versati ogni mese. La tecnologia venne fornita da IrisGuard, una società britannica che dichiara 45.000 transazioni giornaliere utilizzando la sua tecnologia.
Attualmente, questa tecnologia viene applicata in contesti più standard, come dimostra questo esperimento lanciato nel 2020 in Polonia. Vale la pena notare che lo scanner dell’iride è stato integrato nel terminale di pagamento.
Ologramma
In determinati casi, è ragionevole pensare che sarà ancora necessario inserire un codice per confermare un pagamento. Un po’ come l’attuale doppia autenticazione (una password + un codice inviato via SMS), la digitazione di un codice potrebbe completare le tecnologie sopra menzionate (riconoscimento facciale, dell’iride, del palmo della mano).
In un mondo post-Covid, ossessionato dall’eliminazione dei germi sulle superfici a contatto con la pelle, si potrebbero rendere disponibili interfacce come quelle qui sotto per digitare il proprio codice per acquisti superiori a un certo importo.
Pagamento con lo Smartwatch
Nel 2020 lo smartphone è diventato uno strumento di pagamento senza contatto come qualsiasi altro, soprattutto grazie ai chip NFC. Nel 2015, l’Apple Watch diventò un’estensione dell’iPhone per il pagamento grazie ad Apple Pay. Da allora, quasi tutti gli orologi intelligenti propongono questa funzionalità.
Basta avvicinare lo smartwatch al terminale di pagamento e il gioco è fatto. Scaricando un token Apple Pay specifico sull’Apple Watch, potrai anche pagare senza avere il tuo iPhone nelle vicinanze.
Avere un chip impiantato sotto la pelle
Questa forse è la soluzione più distopica di tutte. Consiste nell’impiantare un chip di tipo NFC RFID sotto la pelle. Per quanto possa sembrare incredibile, questa soluzione era già in voga in Svezia nel 2015. Un giornalista di BuzzFeed (vedi video sotto) si è fatto impiantare un chip nel 2016 e lo ha usato come mezzo di pagamento. Il video ha fatto scalpore. Nonostante il carattere pionieristico della Svezia in molti settori, nel 2019 è stato stimato che solo 4.000 persone avevano accettato l’iniziativa dell’impianto sottocutaneo.
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