Marketing Mix : promozione (“Promotion”)
Il terzo pilastro del marketing mix si chiama “Promozione”. Queste attività mirano a far conoscere l’azienda, raggruppata sotto il termine “politica della comunicazione”. La dimensione “promozione” fa parte del modello 4P inventato da McCarthy (1961).
Per una panoramica generale della storia e dello sviluppo del marketing mix, visitate la nostra guida.
Marketing mix: le 4 sfaccettature della P di “Promozione”
- Strategia promozionale
- Comunicazione strategica
- Canali di comunicazione scelti
- Frequenza di ripetizione
Strategia promozionale
Domande da porsi: In che modo l’azienda promuove se stessa o il suo prodotto? Investe in pubblicità (se sì, attraverso quali canali)? Pratica il marketing in entrata o in uscita? Vengono utilizzate campagne promozionali per aumentare la consapevolezza dell’azienda?
Esempi: Alcune aziende come IntoTheMinds non praticano il marketing in uscita. Si affidano al marketing in entrata per trovare clienti. Il marketing in entrata è una strategia che consiste nel lasciare che i clienti vengano da te piuttosto che uscire e sollecitarli. IntoTheMinds sviluppa una strategia di contenuti online al fine di ottimizzare il suo referenziamento naturale (SEO) che gli consente di aumentare la sua visibilità online a scapito dei suoi concorrenti.
Nord VPN fa molto affidamento sulla sponsorizzazione dei video di YouTube per far conoscere il suo software VPN. Rimac presta le sue auto ad influenti YouTuber per aiutarli a creare contenuti interessanti che faranno conoscere il brand.
Comunicazione strategica
Domande da porsi: Qual è il contenuto dei messaggi che l’azienda sta inviando? Che immagine dà o vuole fornire l’azienda? Questa immagine è in linea con ciò che i clienti percepiscono?
Esempi: Omie è un marchio francese la cui intera comunicazione è trasparente e un’equa distribuzione degli utili. I negozi U (Francia) seguono una strategia di comunicazione simile nella loro ultima campagna pubblicitaria in Francia, dettagliando la distribuzione dei margini tra i diversi anelli della catena del valore.
Canali di comunicazione scelti
Domande da porsi: Quali sono i canali di comunicazione preferiti dall’azienda? Alcuni canali sono riservati a messaggi specifici? Perché l’azienda ha scelto questo o quel canale?
Esempi: Richard Mille, un marchio di orologi di lusso, sponsorizza eventi la cui immagine è in linea con il posizionamento di marketing del marchio. Vengono inoltre concluse partnership con gli sportivi per rafforzare questo posizionamento. Nello stesso settore, Patek Philippe pubblica una rivista per i propri clienti.
Tutti i principali marchi FMCG hanno il loro media mix per la loro pubblicità. Oltre a questi specifici canali di comunicazione, il marketing mix si basa più in generale sulle modalità pubblicitarie tradizionali (radio, televisione, stampa, out of home, digitale). La crisi del Covid ha colpito i media tradizionali e il canale digitale ne ha beneficiato.
Frequenza di ripetizione
Domande da porsi: Con quale frequenza l’azienda comunica con i clienti? Nel mondo digitale, quante impressioni o visualizzazioni vengono generate?
Esempi: La persistenza del messaggio pubblicitario è legata alla sua ripetizione. Le aziende che comunicano attraverso i canali tradizionali (TV, radio) acquistano quindi spazi pubblicitari per garantire la ripetizione del proprio messaggio pubblicitario tra i propri target.
Nello spazio digitale, il principio è lo stesso. YouTube, ad esempio, è ormai uno spazio invaso da brevi messaggi pubblicitari. Questi vengono ripetuti con una frequenza senza precedenti in diversi punti dei video che guardi. Come abbiamo spiegato in questo articolo, è fondamentale regolare la frequenza e la recency degli annunci online per garantire un CTR (Click-Through-Rate) ottimale.