23 Aprile 2020 491 parole, 2 lettura minima Ultimo aggiornamento : 10 Gennaio 2022

Mini-com corso #3: comunicazione di massa e manipolazione

Di Pierre-Nicolas Schwab Dottorato di ricerca in marketing, direttore di IntoTheMinds
La serie “Corsi Mini-com” è nata dalla fertile immaginazione del mio amico Emmanuel Tourpe durante la crisi del coronavirus. Emmanuel è un noto professore di comunicazione e filosofia; è anche il direttore della programmazione di ARTE (da cui il riferimento […]

Emmanuel Tourpe

La serie “Corsi Mini-com” è nata dalla fertile immaginazione del mio amico Emmanuel Tourpe durante la crisi del coronavirus. Emmanuel è un noto professore di comunicazione e filosofia; è anche il direttore della programmazione di ARTE (da cui il riferimento a questo canale nel suo testo). I suoi com mini-corsi, originariamente pubblicati sul suo profilo Facebook, meritavano di essere condivisi con più persone possibili. Lo ringrazio per aver accettato di pubblicarli qui.

Dopo il minicorso sui diversi livelli della comunicazione (n°1), e quello sul convincere senza manipolare (n°2), questo è il 3° opus che vi proponiamo oggi.



Mini-com corso 3:

La siringa ipodermica e altre storie di rane

Harold Dwight Lasswell

Harold Dwight Lasswell

Aneddoto memorabile: l’inventore della “comunicazione politica” è anche il massimo teorico della “propaganda”. Ahah, vale a dire… Il suo nome è Harold Lasswell (1902-1978).

Tutti gli studenti di com hanno familiarità con le “5 W” di Lasswell (o 5 Q in francese) che consentono di scomporre un messaggio, qualunque esso sia, in 5 domande da porsi: chi dice cosa, a chi, su quale canale, con quale effetto? Ciò consente di verificare che tutti gli elementi della comunicazione siano stati presi in considerazione. Ad esempio: quando scrivo una mail, devo ricordare che su questo canale le mie emozioni non si esprimono: è un canale “freddo”, che si presterà a molteplici interpretazioni poiché il lettore dovrà immaginare il mio stato d’animo.

Ma Lasswell è anche la mente del controllo mentale. È lui che ha fornito alcune delle teorie più significative su come manipolare le folle attraverso i media. Ha chiamato l’effetto della stampa una “siringa ipodermica”: un ago che ne inietta il contenuto senza che nessuno se ne accorga. Un’altra versione più popolare è la famosa storia delle rane vive che vengono cotte lentamente in acqua che viene gradualmente riscaldata.

L’idea di Lasswell è che i messaggi veicolati nella comunicazione di massa passino gradualmente nella coscienza delle persone senza che se ne rendano conto. Un semplice esempio: l’ossessione dei telegiornali (tranne quello di Arte! ?) da parte del solo Coronavirus ci fa perdere progressivamente il senso di altre realtà: quelle dei migranti parcheggiati in Grecia, dei mercati degli schiavi in Libia, o anche quello che sta succedendo in paesi diversi dal nostro. C’è un messaggio di fondo che sta gradualmente passando attraverso le nostre menti.

Questo è vero per tutta una serie di elementi della nostra cultura quotidiana: il nostro rapporto con il denaro, l’etica, il lavoro e la famiglia è modellato senza che ce ne rendiamo conto da un ambiente molto piccolo. Giornalisti parigini o brussellesi che ci infondono la loro visione del mondo.
Che questo confinamento sia un’occasione per rivedere i nostri modi di pensare e per educarci ai media: guardando o leggendo altre fonti di informazione rispetto al solito (Arte, Courier international…). Dobbiamo uccidere il Buddha BFM dentro di noi. Tutto può essere allontanato e ripensato. È una possibilità contro la siringa ipodermica.



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